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MalaUmbra Teatro​​​

presenta​​​​​​​​​​

Anna

Tratto dal testo Anna Cappelli di Annibale Ruccello

​                                                                              

con

Carmela De Marte

ideazione scenica e regia Carmela De Marte

disegno luci Luca Berettoni

 

 

 

 

 

 

Anna Cappelli è l’ultimo testo teatrale scritto da Annibale Ruccello,

drammaturgo napoletano prematuramente scomparso a soli trent’anni

a metà degli anni Ottanta.
 

Tutto è ambientato negli anni 60 ed è la storia di una donna che dal suo paese di

origine, Orvieto, si trasferisce a Latina per lavoro.
 

Impiegata al Comune della cittadina laziale, Anna Cappelli è insoddisfatta

e in guerra col mondo: rancorosa con i genitori, odia la signora nel cui appartamento

Anna vive in subaffitto, sopportando gatti maleodoranti, e non lega con le colleghe

d'ufficio, snob e pettegole. La sua è una vita fatta di cene solitarie e di domeniche al

cinema.

Ma un giorno le si avvicina il ragionier Tonino Scarpa, proprietario di un

appartamento con dodici stanze.

Anna sfiderà il mondo andando a vivere a casa del compagno,

e da quel momento difenderà il suo nuovo status sociale con le unghie e con i denti, letteralmente.

Una figurina femminile apparentemente docile e insignificante, ma capace di covare un furore omicida, sull'orlo dello sdoppiamento di personalità.
Una storia “piccola”, che ha come protagonista una persona comune, osservata mentre scivola nella follia fino a farsi “mostro”, ma che Annibale Ruccello colma di pietà, la pietà per i deboli, i traditi, i pazzi, i disperati, gli emarginati.

Anna Cappelli è una perdente, divorata dal suo desiderio di possesso. Ama un uomo che le procura le cose e la casa e il dramma mette a nudo la depravata sottocultura piccolo-borghese, la miseria morale degli anni del boom economico in cui si verificò un processo di trasformazione culturale per cui divenne più importante avere piuttosto che essere.
 

La mostruosa e depravata sottocultura piccolo-borghese invade ogni respiro del dramma, incarnandosi in una donnina in apparenza docile e insignificante. L’intelligenza dell’autore sta nel nascondere, dietro la follia della normalità, un processo culturale drammatico che ha vissuto il nostro paese.

Note di Regia
 

La messa in scena di questo spettacolo è un omaggio alla profondità dei testi di Ruccello e allo spessore che ha sempre donato ai suoi personaggi.
 

​Anna è originaria di Orvieto, ma la sua condizione psicologica e sociale la accomuna a moltissime donne, specialmente del Meridione, ed essendo io stessa meridionale, ho voluto darle questa parte di me stessa, con tutto ciò che ne consegue.
La mia Anna è diventata così una ragazza meridionale, legata alla sua terra, alle sue origini, da un forte amore, ma anche da un insanabile odio per quella cultura patriarcale bigotta e conformista che tenta di vincere rompendone gli schemi, ma che alla fine la sconfigge.

Anna Cappelli è un monologo, anzi è un dialogo con diverse presenze. È la trasformazione di una donna. È un testo che si fonda sull’assenza, ed è proprio dall’assenza che nasce l’idea di questa messa in scena.
Il palcoscenico è occupato solo da due sedie ed una camicia, una semplice camicia da uomo, appesa ad una gruccia,  messa li a rappresentare l’oggetto uomo più che l’essere umano. Si perché Anna non ama, possiede ed è la paura di perdere ciò che è suo che la trasforma in un’assassina.

Se non può essere mio non sarà di nessun altro. Sono queste le parole che affiorano dal testo leggendo tra le righe, è il leit motiv della vita di questa donna, vittima e carnefice al tempo stesso. La recitazione mira proprio a far emergere la natura bipolare di Anna Cappelli, tentando al tempo stesso di mostrare come le due anime si nutrano, in fondo, l’una dell’altra, che l’Anna Assassina esiste solo perché l’Anna Vittima vive e subisce, facendo divenire l’omicidio/suicidio l’unico riscatto possibile.
Gubbio, 11/04/13

Debutto 26 Aprile 2013, ore 22 @Tempietto Parco Ranghiasci, Gubbio​

spettacolo inserito nel Festival Lunatica organizzato dall'Associazione B612  di Gubbio.

 

Spettacolo selezionato per il Festival Monologando 2013 di Genova

Per visualizzare il servizio fotografico del fotografo eugubino

Riccardo Ruspi, copia e incolla sulla barra degli indirzzi l'url riportato di seguito: ​​

http://www.flickr.com/photos/riccardo-ruspi/sets/72157633380353592/

REPLICHE

23 Novembre 2016, Chiesa di Santa Maria dei Laici, Gubbio (Pg)

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